Storie di dislessia: "Gli insegnanti non mi credevano. Mia madre ha sempre lottato per me"


Ancora una storia di dislessia. Di quelle che emozionano ma che allo stesso tempo fanno arrabbiare.


"Buongiorno, vorrei condividere la mia esperienza personale, ho 24 anni e sono dislessica, discalculica e disortografica. Dalla scuola elementare fino alla terza media i miei insegnanti ripetevano a mia mamma "non ha voglia di studiare" nonostante lei ripetesse che passavamo ore sui libri e che mi seguiva nello studio passo per passo.

Una maestra alle elementari è arrivata a dirle "Signora sua figlia non combinerà niente della sua vita". Finché, dopo gli esami di terza media, la mia professoressa d'italiano ha consigliato di provare a fare dei test per capire appunto se le mie difficoltà fossero legate alla dislessia. Ho dovuto accettare e capire che non sono stupida ma semplicemente che ho bisogno di più tempo e di metodi di studio differenti.

Nonostante mi avessero consigliato di frequentare una scuola professionale ho deciso di fare un liceo, seguita da una logopedista che aiutava i rapporti casa/scuola insegnando ai docenti come gestire la mia situazione. Molti insegnanti mi hanno aiutata ma soprattutto capita, che per me è sempre stata la cosa più importante. Ma purtroppo, nonostante le certificazioni, ho avuto insegnanti che si sono rifiutati di presentarsi agli incontri con la logopedista perché mi giudicavano "una bravissima attrice che finge di avere difficoltà per avere agevolazioni e non studiare come tutti gli altri" quando in realtà studiavo il triplo dei miei compagni ottenendo risultati più bassi dei loro.

Un mio professore di lingua straniera mi ha letteralmente umiliata davanti alla classe perché "non riesce a finire le verifiche con il doppio del tempo rispetto a tutti voi". Mia mamma è stata un lottatrice mi ha difesa ed aiutata per ore e ore sui libri cercando di trovare il modo per farmi ricordare ciò che studiavo, spronandomi a non mollare mai e trovando lei stessa metodi di studio che mi aiutassero. La ringrazierò in eterno per essermi stata così vicina e non aver mollato difronte a tanta ignoranza! Ho finito il liceo e sono passata anche con una buona media nonostante siano stati 5 anni difficili, perché purtroppo la dislessia non era ancora conosciuta, nessuno ne parlava ed era più semplice giudicare uno studente "asino" piuttosto che fermarsi un momento e pensare alle altre possibilità!

Grazie alla mia esperienza mio fratello più piccolo, dislessico disortografico e discalculico come me, ha evitato il calvario dei primi anni ed è stato fantastico poterlo aiutare sia emotivamente che nello studio, perché noi non siamo stupidi non siamo asini abbiamo solo bisogno di più tempo, siamo una valigia piena di informazioni ma quando dobbiamo trovarne una non ricordiamo dove l'abbiamo messa e abbiamo bisogno di tempo per poterla trovare.

Vi ringrazio perché state espandendo le conoscenze di questo ambito fino a poco fa sconosciuto e apparentemente difficile!"

-Valentina-


Grazie a te!


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Roberto M.


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Commenti

  1. Io l'ho scoperto quest'anno, a 28 anni. Tra quelli che mi dicevano "non hai voglia di studiare" e "non farai niente della tua vita", c'erano anche i miei genitori.
    Oggi so che a tutto c'era una spiegazione, ma non ho avuto i mezzi e non li ho tuttora per superare questi limiti. È bello sapere che qualcuno ci è riuscito. Mi auguro di riuscirci anch'io.

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    1. Ciao. I limiti sono fatti per essere superati. Puoi riuscirci anche tu!

      Roberto

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    2. Ciao. Io sono la mamma di un ragazzo di 20 anni, certificato DSA dislessico
      discalculico e didortografico. Bocciato agli esami di stato. Ho fatto, tramite avvocato, un reclamo in autotutela alla scuola xché secondo me, non è stato valutato come DSA....non lo è mai stato fino a che non intervenivo io con i professori....per un pó andava bene e poi da capo. Filippo odia la scuola, nonostante gli sforzi non riusciva a prendere la sufficienza, se non in alcune materie, per cui ha avuto ol rifiuto totale. Si è anche rifiutato di partecipare alla DAD....si perdeva. Non voleva andare agli esami, poi spronato da tutti, professori compresi, ha studiato x essere ancora una volta umiliato.....nell'ultimo colloquio con il Preside, avuto ieri, ha detto che Filippo ha una patologia.....ma lo volete capire che questi ragazzi NON SONO MALATI, NON SONO ATTORI, NON SONO ASINI.....sono disperata, Filippo non vuole tornare a scuola, in nessun tipo di scuola....non prenderà il diploma, che è un pezzo di carta, ma che ti permette di avere qualche chance in più....chiedo aiuto alla rete. Cosa posso fare?. Grazie di cuore. Vanessa.

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