Domande e risposte


Trovate in questa sezione le domande e risposte sulla dislessia e i DSA inserite in "Raccomandazioni cliniche sui DSA" documento d’intesa elaborato da parte del Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA (2007) in risposta a quesiti sui disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento.
Qui di seguito riporto le domande che costituiscono il documento.  Per le domande vi rimando direttamente al testo originale: Raccomandazioni cliniche sui DSA -Risposte ai quesiti

Area tematica: diagnosi, procedure ed eziologia (Quesiti A)
1. Quali indicatori del funzionamento intellettivo generale è più opportuno utilizzare ai fini dell’applicazione del criterio di discrepanza nella procedura diagnostica?
2. Qual è il ruolo da attribuire a riscontri di anomalie rilevate con tecniche di tipo
elettrofisiologico o neuroimmagini, riconducibili ad alterazioni nella microarchitettura e nella funzionalità delle strutture corticali coinvolte nei processi di lettura/scrittura/calcolo, ai fini dell’applicazione dei criteri di esclusione?
3. Qual è il ruolo da attribuirsi ad anomalie nei percorsi scolastici e/o a situazioni
socioculturali particolari con soggetti immigrati, adottati, o appartenenti a minoranze etniche o linguistiche, ai fini dell’applicazione dei criteri di esclusione?
4. È opportuno utilizzare criteri di inclusione che prevedano che il disturbo
interferisca in modo significativo con le attività della vita quotidiana, e se sì, quali parametri utilizzare?
5. È possibile anticipare la diagnosi di DSA rispetto ai tempi indicati (fine seconda elementare per dislessia e disortografia, fine terza elementare per discalculia), e se sì, in presenza di quali condizioni?
6. È utile differenziare sottotipi clinici all’interno della popolazione italiana con
disturbi specifici della lettura/scrittura/calcolo, e se sì, sulla base di quali parametri?
7. È utile e opportuno prevedere la valutazione di altre funzioni neuropsicologiche per completare l'inquadramento diagnostico e prognostico? Se sì, di quali funzioni e in presenza di quali condizioni?
8. Quale status diagnostico è da prevedere per soggetti con difficoltà nella
comprensione del testo scritto, nella soluzione di problemi matematici e per soggetti con disturbi dell’apprendimento di tipo non-verbale, per i quali non è attualmente disponibile una categoria diagnostica specifica?
9. Dislessia e genetica. Raccomandazioni.
10. Dislessia, discalculia ed epilessia. Raccomandazioni.
11. Dislessia, disortografia e inquadramento audiologico-foniatrico. Quando è indicato un esame uditivo di base e quando un approfondimento audiologico e foniatrico
per soggetti con disturbo della lettura e ortografia?

Area tematica: DSA in adulti (Quesiti B)
1. Quali e quanti i parametri per la diagnosi negli adolescenti e adulti (tempo,
velocità, accuratezza).
2. Quali strumenti per rilevare i parametri? Anche ruolo del giudizio clinico.
3. Come si possono definire sottocategorie diagnostiche quantitative e qualitative (es.: dislessia lieve, media, severa)?
4. Quali forme di aiuto o supporto per i DSA adulti?quali strumenti compensativi
sono realmente efficaci?
5. Ci sono differenze tra chi ha ricevuto una diagnosi, o un trattamento, o provvedimenti di aiuto e chi no?

Area tematica: Segni, corso, evoluzione a distanza e co-occorrenza di altri disturbi
(Quesiti C)

1. La filosofia degli aiuti agli studenti con DSA tra etica, evidenze di ricerca
scientifica e valori personali.
2. Il significato delle parole: i DSA sono disturbi, disabilità o caratteristiche?
3. Linee-guida per la scrittura delle relazioni cliniche relative ai DSA: il problema
della comunicazione ai “laici”.

Area tematica: facilitazioni e trattamento (Quesiti D)
1. Raccomandazioni per attivare un trattamento riabilitativo.
2. Quali sono i criteri per stabilire se un trattamento ha prodotto un cambiamento clinicamente significativo?
3. Quando è consigliato interrompere il trattamento riabilitativo all’interno di un progetto riabilitativo?
4. Quali sono i protocolli riabilitativi raccomandati in termini di frequenza e durata del tratta-mento?
5. Quando è consigliata l'adozione di strumenti compensativi?
6. Quando è consigliato suggerire l’adozione di misure dispensative?
7. Quali sono i criteri per scegliere un trattamento non erogato direttamente dal
responsabile del programma riabilitativo?
8. Quale modello di programma riabilitativo si raccomanda?

Area tematica: DSA e visione. Raccomandazioni (Quesiti E)
1. Qual è l’acuità visiva minima, sufficiente a non ridurre le prestazioni di lettura
consentendo di accertare la presenza di dislessia?
2. Altri disturbi visivi non legati all’acuità visiva possono ridurre le prestazioni di
lettura?
3. Quali sono i segni durante l’atto di lettura che possono far sospettare la presenza di disturbi visivi e quindi di richiedere un accertamento oftalmologico?
4. Quali esami elettrofisiologici di pertinenza visiva possono essere utili nella
diagnosi differenziale di dislessia?
5. Quale trattamento visivo è indicato per i soggetti dislessici?
6. Quali sono le caratteristiche di ergonomia visiva (ergo-oftalmologia) da adottare nell’atto di lettura?



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