Strumenti compensativi e dislessia: ma quale vantaggio! Chiunque li usa. Docenti inclusi.




"Non accetterò per nessuna ragione al mondo il suo certificato perché in questa scuola non può essere avvantaggiato rispetto agli altri" - Insegnante di Scuola Superiore

"Guardi che suo figlio alla maturità potrà scrivere in stampatello ma del computer proprio non se ne parla e poi nel tema gli ho dovuto dare 5 perché sono aumentati gli errori grammaticali ed ortografici" - Insegnante di Scuola Superiore

“Signora come spieghiamo agli altri compagni che a suo figlio dobbiamo dare un sei solo perché risponde bene ad una domanda...non le sembra offensivo per chi studia e si impegna nel mondo giusto. - Insegnante di Scuola Superiore

"Professore come mai i 7 e gli 8 delle verifiche fatte durante l'anno poi in pagella sono diventati 6?" "Perché le verifiche del ragazzo (dislessico) erano più semplici rispetto ai compagni e non era giusto nei loro confronti" - Insegnante di scuola superiore

Lo so cosa starai pensando dopo aver letto queste frasi: "No, non ci credo, non può essere vero!"; oppure: "questo è successo anche a me". Ebbene sì, per quanto possa sembrare assurdo, ci sono ancora persone ad oggi che osano pensare e pronunciare quelle parole. Si badi bene. Le cose sono molto migliorate rispetto a qualche anno fa. Molti sono gli insegnanti preparati sull'argomento e in grado di agire nella maniera corretta. Alcuni invece non riescono proprio a capire e commettono sempre gli stessi banali errori. Come se avessero "disturbi specifici di apprendimento della dislessia e dei DSA".

In effetti, le frasi riportate qui in alto sono davvero frutto della realtà. Sono tratte dalle testimonianze di chi, vivendo la dislessia tutti i giorni, ha subito ingiustizie ad oggi ingiustificabili e ha voluto raccontarle a tutti noi per far sì che accadano sempre meno frequentemente.


Come puoi ben immaginare si tratta solo di pochi esempi. Potrei scrivere un elenco ben più lungo, forse anche un capitolo di un intero libro. Ciò che però è davvero importante qui è soffermarsi su quello che è il refrain che accomuna questi esempi negativi: il presunto vantaggio dei DSA rispetto altri. E' vero, sembra paradossale. Come può una persona che ha difficoltà con la lettura, il calcolo, la scrittura e l'apprendimento in generale essere avvantaggiato rispetto agli altri?

La risposta sta nell'uso degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, un diritto per bambini e ragazzi con DSA secondo la legge 170/2010. L'unica reale opportunità per essere  davvero alla pari con gli altri, e sottolineo, non solo graficamente, alla pari.

Per alcune ostinate persone, però, chi usa la calcolatrice, le mappe concettuali, o gli audiolibri è un "avvantaggiato". Ignorando Leggi e/o direttive vanno avanti per la loro strada vietando l'uso di queste strategie o concedendole tenendone, però, poi conto in sede di giudizio. Un dislessico che ha ripetuto la lezione con le mappe davanti non può certo, secondo loro, prendere 10.

Quello che queste persone non comprendono è che gli strumenti compensativi non si trovano soltanto a scuola. Gli strumenti compensativi sono tra noi! Ognuno di noi usa ogni giorno uno strumento, un mezzo o un ausilio che ci permette di andare oltre le nostre difficoltà, o che ci permette di compiere azioni che altrimenti sarebbe impossibile fare. Un esempio? Come vai a lavoro, a scuola o a fare la spesa? In auto? In bus? In treno? Come chiami i tuoi amici o i tuoi cari? Col telefono? Come scrivi lettere, appunti o messaggi? Con la penna? Con lo smartphone? Col computer? Usi gli occhiali per leggere meglio o una scala per svitare una lampadina? 


L'aeroplano ci permette di raggiungere distanze enormi in pochissimo tempo, di visitare luoghi lontani o di trasferirci in un altro Paese. Sarebbe impossibile fare tutto questo senza uno strumento compensativo come l'aeroplano.


Tutti usiamo strumenti compensativi, nessuno escluso. Non vi è alcun motivo di negare l'uso di mappe o tempo in più ad un ragazzo che ne ha bisogno, e non vi è nessuna ragione di penalizzare con un voto più basso chi li utilizza. Sarebbe come costringere gli insegnanti ad andare a piedi a scuola o decurtare lo stipendio a chi di loro raggiunge la propria cattedra in auto, in treno o in bus.

Non è poi così difficile capirlo. Basterebbe guardarsi intorno come ci suggerisce bene Ruggero con la sua acuta riflessione:




"Prima di prendere sonno mi sono rivisto un po' ciao Darwin e vedendo e rivedendo il programma ho visto una cosa. Partiamo dal presupposto che il programma non è di alta cultura ma bensì è un programma per relax. Finito questo preambolo segue la domanda:  perché è stata messa questa foto?

Semplice c’è un qualcosa che per molti può sembrare scontato, risulta normale, beh è quello che tiene Bonolis nella mano sinistra, la sua scaletta. Adesso sorge la domanda, ma lui ogni Venerdì sera da almeno 10 anni a questa parte fa sempre le stesse cose lui non dovrebbe saperle a memoria? Allora perché usa la scaletta? Beh è semplice perché anche chi non è Dsa usa gli strumenti compensativi in modo molto tranquillo e noi tutti manco ci facciamo caso, sbaglio? Quanti di noi si sono soffermati su questa cosa? Quindi adesso la domanda è perché quando un dsa va con le mappe concettuali (la sua scaletta) c’è una visione ancora sbagliata? Si pensa che si facilita, si pensa che sta rubando?

Ogni Dsa quando affronta l'esame è un presentatore della tv con la sua scaletta. Guardiamoci intorno e vediamo come gli strumenti compensativi sono all’ordine del giorno, noi andiamo a scovare il pelo nell’uovo.

Grazie Paolo Bonolis per avermi illuminato."



Grazie Ruggero per aver condiviso con noi la tua riflessione. Speriamo che grazie anche al tuo contributo le cose possano migliorare.


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Roberto M.

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Commenti

  1. basterebbe proporre all'insegnante di consentire anche agli altri (non DSA) di usare le mappe. Credo che dopo il primo entusiasmo questi rinuncerebbero a preparare le mappe, troppo faticose da farsi, e capirebbero (con l'insegnante) che gli strumenti compensativi non sono un favore.

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  2. un'insegnante "molto preparato" alla presentazione della diagnosi afferma: ora si che la vita sarà facile con le mappe! Peccato che non sa quante ore di preparazione ci siano dietro! Moltissimi insegnanti non sono per nulla preparati e pensano che concedendo le mappe siano a posto con la legge.

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  3. Sono un comunissimo studente piemontese e ti assicuro che i DSA hanno troppi vantaggi.
    Partendo dal fatto che sono in una classe con quasi la metà dsa la cosa si percepisce molto bene, come il fatto che si tende a bocciare meno dsa possibili e che i vantaggi sono davvero frustranti per gli altri alunni.
    Mettiamo in chiaro una cosa, le diagnosi per questo tipo di problematica sono spesso o vecchie oppure moolto recenti, e fatte solo da chi ci viene portato a farr le analisi pagando di tasca sua, cosa a mio parere sbagliata in quanto per un sistema paritario bisognerebbe ogni 2/3 anni far a tutti gli alunni dei test per stabilire il livello e cosa riguarda la eventuale problematica in quanto test fatti in corso oppure 9/10 anni prima non sono esattamente molto affidabili.
    (So che la cosa a livello economico non sarebbe fattibile)
    Cmq tornando al discorso pensate quanti alunni in Italia faticano a farsi minuscoli bigliettini per copiare a una verifica, pensate adesso se potessero farlo su un bel foglio che si puo tenere sul banco senza nessun problema, ovviamente moltissimi lo farebbero sfruttando la cosa al massimo come già i dsa fanno attualmente, cosa percepita negativamente dagli altri compagni chr faticano molto di piu a prendere quel 6 mentre loro basta leggere gli appunti presi e da chissa quale compagno e usati come mappe. Inoltre é brutto vedere gli immensi vantaggi dei dsa nelle interrogazioni orali, che ti pigliano per il culo perchè loro essendo dsa no n corrono il rischio di essere interrogati ma sono sicuri di andare alla fine quando sanno gia domande e risposte a memoria senza neanche aprire mezzo libro. Personalmente i dsa possono sfruttare davvero troppe semplificazioni per arrivare alla sufficienza che gli altri alunni non hanno. PS a mio parere non ha senso targhettare uno come dsa e dargli gli strumenti per tutte le materie, in modo che tu povero alunno comune debba cercare un modo per finire verifiche troppo lunghe con loro che dopo 40 minuti consegnano e si mettono a parlare in quanto le loro srmplificate sono sempre velocissime ( o quasi )

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  4. Nella scuola di mia figlia, le maestre preparano mappe concettuali che danno ad ogni bambino e invitano ogni bambino a prepararle da solo molto spesso. Ci sono ben 5 bambini con problemi vari fra dislessia, discalculia, disgrafia(4 elementare) ma fin dal primo anno sono state la prassi. La scuola incentiva le mappe e il riassunto fin dalla prima elementare in modo che se col passare del tempo emergono problematiche( e prima o poi emergono in ogni classe) non ci siano problemi. Ora ci sono 2 bambini con discalculia e mia figlia dice nel frattempo che loro cercano la tabellina giusta io ho già finito. Vietate però le tabelle preconfezionate. Devono costruirle loro e mi sembra la cosa giusta. I compagni non vedono vantaggi in questo modo.
    Ora che sono cresciuti le maestre incentivano i bambini a crearli da sole le mappe e garantisco che piuttosto che fare prima la ricerca, scrivere, cercare i punti salienti e colorare e poi studiare preferiscono studiare direttamente perché in quel tempo l hanno già memorizzato.
    Devo dire che con la didattica a distanza,essendo abituati TUTTI a fare mappeconcettuali e ad usarle, la classe ha potuto finire tutto il programma

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