Storie di dislessia: "Avrei voluto scoprire prima di essere dislessico. Ora mi sento demoralizzato."




Come già ripetuto più volte individuare un DSA il prima possibile è fondamentale per evitare una serie di conseguenze molto "pericolose". La storia che Davide ha voluto condividere con tutti noi ne è solo un esempio.

"Ho 32 anni, ho passato tutta la carriera scolastica ricevendo sempre dei fallimenti. Sono all’università da 12 anni, facendo esperienza di insuccesso nonostante abbia studiato come i matti giorno e anche la notte. Ho Cercato di condividere questo problema con gli altri ma ho avuto sempre le stesse risposte: la mia incapacità era dovuta al mio essere emotivo, perché non sono stato mai seguito nella scuola dell’obbligo, perché non ho studiato bene la grammatica italiana.

Mi ricordo ancora quando alle elementari la maestra dandoci i compiti, mi rimproverava ad alta voce “ZERO PATATA”  di fronte agli altri. O ancora quando il professore delle superiori  mettendomi sempre quattro allo scritto e qualcosa in più all’orale (nonostante sapessi la materia) esclamava che ormai io non potevo migliorare perché hanno sbagliato i professori delle elementari e anche quelli delle medie. Per cui esonerandosi da qualsiasi responsabilità.

Non ho bei ricordi dell’università perché ho visto e vedevo un esercito di ragazzi molto più piccoli di me che hanno iniziato gli studi dopo la maturità e dopo tre anni hanno conseguito la laurea mentre Io dovevo ristudiare la materia anche dopo quattro o sei  volte che mi rimandavano e intanto gli anni fuori corso scorrevano velocemente; e dicevo che la colpa è la mia perché non mi sono impegnato abbastanza, perché non ho avuto una buona educazione precedentemente. In  Ogni esame avevo paura dei professori che sempre in modo automatico davano la sentenza: “Mi dispiace Sign…. Non ha studiato a abbastanza ci riprovi al prossimo appello”. Parlo al passato perché nonostante sia ancora inscritto all’università non ho più la voglia di continuare.

Ma da sempre ho voluto dare una risposta alle mie difficoltà, perché mi piace studiare  e comprendere, per questo mi sono deciso (a 32 anni) di andare da un logopedista. Il dottore con espressione di stupore mi confessò che nonostante svolge questo mestiere da più di 18 anni, sono il paziente più anziano che  prova a capire il proprio a questa età.  Responso? Dislessico, disortografico, discalculico.  Aspetto che mi chiamano dall’ASL per avere la certificazione e per poter comprendere quali siano le mie potenzialità.

Non avete idea di come mi sento demoralizzato adesso e perché ho scoperto questo problema a questa età, quando poteva essere intrapreso in modo diverso nella scuola dell’obbligo. Ma nonostante le mie sfilze di insuccessi, cerco in questo momento di darmi forza, anche perché sono senza lavoro. Mi piacerebbe che questa mia esperienza possa servire un giorno ad aiutare tutti i dislessici anche in età adulte. Se riesco a laurearmi mi piacerebbe diventare tutor per i DSA."

-Davide-


Ringraziando Davide per aver voluto condividere la sua storia di dislessia, vi chiedo: se Davide avesse scoperto di essere dislessico già dalla scuola elementare come sarebbe stata la sua vita?



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Roberto M.

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Commenti

  1. Dipende dalle persone che incontravi, molto spesso si trovano insegnanti che credono che la dislessia sia solo una scusa per il poco studio o per una scarsa intelligenza e ti iniziano a trattare di conseguenza..Trovi spesso l insegnate che ti tratta male, che ti guarda come se fossi la persona più cattiva o viziata del mondo e non ti aiuta in nessun modo o se lo fa,lo fa perché costretto e percepisci il fastidio, e questo ti fa sentire solo peggio... Ovviamente essere trattato così da un insegnante, incoraggia Anche i compagni di scuola a trattarti così.. Non tutti vogliono essere dei bravi insegnanti e questi fanno solo più danni che altro.

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  2. Mia figlia è dislessica.. Lho scoperto io in prima elementare adesso è in 5 . La maestra Continua a dire che non si impegna .. Nonostante la certificazione scritta dei pedagogisti psicologi

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  3. Mio figlio adesso ha 18 anni, ha sempre avuto problemi a scuola sin dalle elementari, ma mi dicevano sempre che non ne aveva voglia. Alle medie stessa storia. A meta anno scolastico della terza media, contro tutto e tutti decido di parlare con la pediatra, la quale fa fare a mio figlio immediatamente delle visite specialistiche. Il disturbo dell'attenzione è all'imite e non viene certificato. Decido insieme a mio figlio di sentire un altro parere, e finalmente arriva la certificazione. La certificazione arriva in 1ª superiore e dice :dislessico, disortografico e disgrafico. Adesso è in 5ª superiore, non è mai stato bocciato, è stato un percorso difficile perché abbiamo trovato sempre professori che non ci hanno mai facilitato le cose anzi tutt'altro. Adesso la didattica a distanza a solo peggiorato la situazione, i prof continuano a non rispettare il PDP. Ho sempre lottato con mio figlio per far rispettare i suoi diritti, ma tutte queste sconfitte e le restrizioni per il covid, hanno reso la situazione veramente insostenibile per mio figlio, con ansia molto elevata e zero autostima. Mio figlio ha deciso di abbandonare gli studi ��

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