Vuoi parlare di Dislessia? Ecco gli errori da non fare




Da quando ho lanciato on-line il progetto "Dislessia? Io ti conosco" ho sempre cercato, nel mio piccolo, di contribuire all'informazione su dislessia e DSA scandagliando il web alla ricerca di notizie, approfondimenti, eventi in programma ecc. per poi pubblicarli sui vari social e metterli a disposizione di chi mi segue.

Già allora, agli albori della Legge 170, notavo però la presenza di numerosi e gravi errori da parte di chi provava a scrivere articoli o a realizzare filmati su questo argomento. E moltissimi erano gli esempi di chi utilizzava il termine "dislessia" o "dislessico" un po' a casaccio. Era decisamente il segno di una scarsa preparazione sul tema e di pregiudizi senza senso.

Ero fiducioso, però, che nel corso degli anni le cose sarebbero migliorate di pari passo con una maggiore conoscenza dell'argomento. Mi sbagliavo. Sono stato decisamente troppo ottimista. Dico questo perché quegli errori, per non dire orrori, che speravo sparissero col tempo da articoli e servizi giornalistici, conferenze, dibattiti o più semplicemente dai discorsi della gente comune sono rimasti invariati se non addirittura aumentati.

Data la situazione e visto il rischio di far passare un messaggio sbagliato e dannoso ho sempre cercato di selezionare attentamente le notizie da pubblicare anche a scapito di lodevoli iniziative degne di visibilità ma che venivano e vengono comunicate attraverso terminologie non idonee. Il risultato? Pochissimi gli articoli pubblicabili, sempre numerosi gli errori e i pregiudizi su dislessia e DSA.

Il fondo credo sia stato toccato recentemente da un articolo apparso su un giornale di rilevanza nazionale e tra i più letti sia nella modalità cartacea che in quella online. La notizia riguarda un apprezzabile evento di raccolta fondi organizzato dalla "Cannavaro Ferrara Onlus" a sostegno del progetto "Un tutor per Amico" che ha lo scopo di formare Tutor per bambini con DSA. Ma com'è stata comunicata questa notizia? In modo pessimo direi. Qui lo screenshot della pagina:






Mentre scrivo qui noto che il titolo dell'articolo, forse dopo aver segnalato l'errore su Facebook, è stato "corretto". Come? Così:


Bene…….Anzi proprio per niente.

Ma questo è solo un esempio fra tanti. I casi di disinformazione su dislessia e DSA sono all'ordine del giorno.

E' per questi motivi che ho pensato di stilare una lista (in continuo aggiornamento) di regole da rispettare per evitare i soliti fastidiosi errori nel caso in cui si debba parlare o scrivere di dislessia. Una sorta di vademecum utile soprattutto a chi, come diceva Socrate, "sa di non sapere".

Cominciamo.

Prima di tutto invito te e chiunque voglia scrivere o parlare di dislessia, ma anche coloro che vogliono semplicemente saperne di più, a visitare il sito dell'AID www.aiditalia.org e a studiarne bene i contenuti. Ai più volenterosi consiglio poi di sfogliare i libri del Prof. Giacomo Stella, tra i maggiori esperti in Italia, e/o visionare con attenzione le sue conferenze. Su YouTube trovi un archivio ricco di preziosi contenuti.

A questo punto fai attenzione, concentrati, prendi carta e penna e annota queste semplici indicazioni:


1

La dislessia non è una malattia

La dislessia non è assolutamente una malattia ma una caratteristica con cui si nasce come essere biondi o avere gli occhi azzurri. Sì, è una frase sentita e risentita eppure c'è chi ancora scrive "malati di DSA". Assurdo.
2

I dislessici non sono affetti da nulla

Se la dislessia non è una malattia, come può un dislessico essere "affetto da dislessia"? Diresti mai a qualcuno che è "affetto da occhi azzurri"? Non credo.
3

I DSA sono caratteristiche dell'individuo

L'ho già detto? Lo ripeto. La dislessia, la discalculia, la disgrafia e la disortografia, cioè i DSA, sono caratteristiche con cui l'individuo nasce. La pelle olivastra è una caratteristica. La dislessia pure.
4

I DSA non sono patologie

Se sei alla ricerca di un termine per definire la dislessia, no, neanche "Patologia" va bene! La dislessia e tutti gli altri DSA non sono né malattie né patologie. I DSA sono...esatto! Caratteristiche!

5

La dislessia non è una sindrome

Stesso discorso vale per la parola "Sindrome". I DSA non sono Sindromi, cosi come non sono Malattie o Patologie. Nulla da aggiungere.

6

Non esiste cura per la dislessia perché non è una malattia

Ci si deve prendere cura di ogni DSA certo, ma arrivare a dire "è stata trovata una cura per la dislessia" o "ecco la cura per la dislessia" è totalmente assurdo. Non esiste cura per dislessia e DSA perché non sono malattie! Cureresti i tuoi occhi castani? No, perché non sei malato di occhi castani. E poi attenzione a chi offre una "cura per la dislessia". Di sicuro si sta prendendo gioco di te! 

7

Dalla dislessia non si guarisce

Devo spiegarti ancora perché? Senti il bisogno di guarire dai tuoi piedi misura 40 o dalla tua carnagione chiara? No, perché non puoi guarire se non sei malato! Dalla dislessia non si guarisce proprio perché non è una malattia così come non lo sono la discalculia, la disgrafia e la disortografia. E ti dirò di più! Dislessici si nasce e si dislessici si muore. Sì, un DSA è per sempre.

8

Di dislessia non si soffre

"Il ragazzo soffre di dislessia". Quante volte lo hai sentito dire o letto da qualche parte? Anche questo è sbagliato! Un dislessico non soffre di dislessia. A cosa ti fa pensare? Certo! Che soffra di una qualche malattia. Ma se i DSA non sono malattie come si può "soffrire di DSA"?. È vero le difficoltà con la lettura, con la scrittura e con il calcolo ci sono. Ma quello di cui si soffre veramente non sono le difficoltà proprie dei DSA, ma si soffre dell'ignoranza, della scarsa preparazione di alcuni docenti, di PDP non rispettati, delle prese in giro dei compagni e così via.
9

La dislessia non si vince

"Ha vinto la dislessia".  Anche questa frase si sente dire spesso. Ma qual è il senso? Che la dislessia si può vincere alla lotteria o che è in atto una battaglia contro la dislessia? Anche qui, purtroppo, si sottintende una vittoria contro un presunto male. Mi ripeto, i DSA sono caratteristiche. Sono una qualità, un pregio, un'opportunità. Perché combatterli? C'è bisogno al più presto di un cambiamento culturale. E se proprio vogliamo lottare contro qualcosa lottiamo tutti uniti contro la disinformazione.
10

I dislessici sono tutti intelligenti

Questa è una regola fondamentale. Ogni persona con DSA per avere una diagnosi deve avere un Quoziente Intellettivo(QI) nella norma o superiore. Tutti, ma proprio tutti, i dislessici sono intelligenti. Pensavi fossero asini, stupidi o svogliati? Devi ricrederti. Molti hanno un QI di molto superiore alla norma anche se magari a scuola, poi, vengono bocciati senza meritarlo. Sì, accade anche questo.

11


Almeno una volta nella vita ogni persona del mondo ha detto o pensato "Oggi non riesco a parlare sono dislessico!". Punto primo: non si può improvvisamente diventare dislessici. Dislessici si nasce. Punto secondo: Non è vero che i dislessici "parlano male". La dislessia è un DSA, Disturbo specifico dell'apprendimento della lettura, specifico perché riguarda solo la lettura, come la discalculia riguarda il calcolo e la disortografia e la disgrafia riguardano la scrittura. La dislessia e gli altri DSA non sono disturbi del linguaggio. Perciò un dislessico non ha propriamente problemi nell'esprimersi oralmente. Potrebbe avere un vocabolario limitato ma ciò è dovuto solamente alle difficoltà con la lettura proprie della dislessia.

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Per il momento queste sono le indicazioni che ho pensato di suggerire. Mi piace immaginare che giornalisti, blogger o oratori poco preparati sul tema consultino queste "regole colorate" prima di scrivere i loro articoli o discorsi. La speranza è che in un tempo breve questi errori possano ridursi fino a scomparire del tutto(sono ancora troppo ottimista?). 

Hai altri errori frequenti da segnalare, regole da suggerire o commenti  da fare? Puoi scrivermi attraverso Facebook, Instagram, Twitter e YouTube o lasciando un commento qui sotto.

Se ritieni che questo articolo possa essere utile contribuisci condividendolo alla lotta contro la disinformazione che riguarda i DSA. Grazie!

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Roberto M.

Fonte ScreenShot Articolo: www.gazzetta.it


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Commenti

  1. Ciao Roberto, sono la mamma di Andrea, un bambino fantastico che convive tutti i giorni con le difficoltà che incontra a scuola per l'ignoranza di alcuni insegnanti che non solo non sanno, non conoscono questo mondo, ma che non hanno neanche idea di come approcciarsi emotivamente ad Andrea! Vorrei proporre alla scuola un progetto sulla dislessia che coinvolga in particolare i docenti.Tu potresti aiutarmi? Grazie Simona

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    1. Ciao Roberto, ho scritto da mamma di una bambina discalculica un articolo sul mio Blog in merito a tutto il mare di ignoranza e rispostacce che ci tocca subire. Parla di dsa e nello specifico di dislessia, riportando un decalogo di divertenti asserzioni riguardanti i vari casi. Se ti va di leggerlo per comprendere se è ben scritto e soprattutto corretto, ti invito sul blog www.letiziaturra.com. Grazie mille per questo tuo scritto prezioso!

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